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Nel cuore ferito d’Europa

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Nel cuore ferito d’Europa racconta le tragiche vicende di Polonia e Ucraina a partire dalla Grande Guerra fino al conflitto esploso con la Federazione russa. Il racconto passa anche per il nord della Polonia dove l’autrice ha visitato i luoghi che hanno vissuto tragiche vicende durante la Seconda guerra mondiale e si sofferma sui drammi sofferti dagli abitanti di quei luoghi, in particolare degli ebrei centro- orientali, ricordati a Varsavia nel Museo della civiltà ebraica e della rivolta del ghetto. Il focus si sposta nelle terre di confine tra Polonia e Ucraina compresa la regione storica della “Galizia”, spesso menzionata nelle retoriche contrapposte di russi e ucraini. Nel cuore ferito d’Europa, oltre ai conflitti continentali, non dimentica un focus sulla crisi in Medio Oriente e sulla guerra tra Israele e Hamas.

Freud, cittadino austriaco, in Considerazioni attuali sulla guerra e la morte diede voce al sentimento diffuso tra gli intellettuali, cioè che quella guerra rappresentasse, soprattutto per la società europea, una profonda rottura tra due epoche. Se fino ad allora le guerre moderne erano state condotte secondo regole precise, ora si era annullata la differenza tra militari e civili, tra politica e scienza, tra propaganda e verità, e non era più possibile a nessuno tenersi fuori dal conflitto. Come accettare che un’Europa cosmopolita che aveva prodotto nei due ultimi decenni una meravigliosa esplosione di sublimi opere letterarie, filosofiche e musicali venisse affossata nella violenza cieca e nel fango delle trincee?

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